È stato pubblicato (sul BURL 15/03/2019, n. 11 il D. Dirig. Lombardia n. 3254/2019) l’ aggiornamento dei criteri approvati con decreto n. 53 dell’8 gennaio 2018 per l’accertamento delle infrazioni e l’irrogazione delle sanzioni, di cui all’art. 27 della legge regionale n. 24/2006 e s.m.i., conseguenti alla trasgressione delle disposizioni per la redazione degli attestati di prestazione energetica degli edifici, in attuazione della d.g.r. 5900 del 28 novembre 2016.
Ad oggi risultano registrati sul catasto regionale lombardo 2.2 milioni di attestati (come da sito www.cened.it), con un ritmo di circa 200.000 attestati all’anno. La procedura di controllo prevede la verifica di almeno il 2% degli attestati depositati, ovvero circa 4.000 APE /anno.

Per capire meglio le procedure di controllo, il ruolo degli ispettori e come redigere un APE in piena conformità, ANIT organizza un corso sul tema a Sondrio (il prossimo 11 aprile) rivolto a tutti i certificatori energetici lombardi interessati alla redazione dell’APE in conformità alle regole CENED e a tutti i professionisti interessati alle modalità di controllo dei certificati energetici e al regime sanzionatorio attualmente in vigore in Lombardia.
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Chi si occupa di progettazione e riqualificazione degli edifici sa che con “Relazione Legge 10” si intende il documento da consegnare in Comune per dimostrare le verifiche sul contenimento dei consumi energetici e delle prestazioni del sistema edificio-impianto.
Il nome è legato alla Legge 10 del 1991 che per prima ha proposto un modello di relazione tecnica per documentare il rispetto dei limiti allora in vigore (ricordiamo ad esempio il FEN fabbisogno energetico normalizzato e il CD coefficiente di dispersione).

Oggi per redigere a regola d’arte una relazione Legge 10 è necessario avere ben chiari 3 aspetti.

Il primo riguarda la collocazione dell’intervento da progettare nel corretto ambito d’applicazione legislativo.

Ovvero il decreto sui requisiti minimi (DM 26/6/15) che disciplina l’argomento, introduce dieci macro-casistiche alle quali il progettista deve riferirsi per identificare il proprio intervento. Per procedere correttamente è necessario quindi conoscere nel dettaglio la descrizione degli ambiti d’applicazione e tutte le FAQ che il Ministero ha pubblicato per far luce sugli aspetti ambigui (ad es. come considerare il cambio di destinazione d’uso o come calcolare la % di superfici disperdente in un appartamento condominiale).

Il secondo aspetto da conoscere riguarda i contenuti della relazione Legge 10 stessa,

ovvero l’individuazione dell’elenco delle verifiche richieste dal legislatore e delle modalità per documentarne il rispetto. La compilazione di tutti i campi del modello di relazione proposto dal Ministero o la compilazione di tutte le schermate di un software di calcolo, spesso non sono condizioni necessarie e sufficienti per adempiere adeguatamente a tale compito.
Se la relazione Legge 10 è lo strumento attraverso il quale il progettista dà una risposta a tutte le verifiche previste, allora è bene essere consapevoli su come presentare i risultati, su come si sviluppano i calcoli e su quali allegati aggiungere per giustificare le scelte.

A titolo d’esempio citiamo la verifica di H’T: per documentare i risultati il progettista deve presentare separatamente le schede delle stratigrafie coinvolte, il calcolo dei ponti termici e il computo geometrico e contestualmente il risultato della media pesata di tali fattori. Operazioni che richiedono sia l’utilizzo di strumenti di calcolo dedicati che di capacità di sintesi delle informazioni.

Il terzo e ultimo aspetto riguarda ciò che ruota attorno al tema della Legge 10.

Per ottimizzare il lavoro è bene sapere fin da subito quali deroghe, scomputi, esclusioni o detrazioni possono riguardare il nostro intervento. Il progettista deve poter valutare la soluzione migliore conoscendo il quadro completo normativo e legislativo.
Ad esempio un intervento che può accedere alle detrazioni del 65% offre opportunità differenti da un intervento che invece non può accedervi. Con conseguenze che coinvolgono risultati e ragionamenti da inserire nella relazione Legge 10.

Crediamo che capire come redigere la “Relazione Legge 10” sia un tema importante sebbene si presti a numerose critiche. Questo vale non solo da un punto di vista formale, per adempiere in modo corretto alla legge, ma soprattutto dal punto di vista della qualità della progettazione su temi quali il risparmio energetico e il benessere abitativo.

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE:

ANIT mette a disposizione diversi strumenti pensati per il mondo professionale
Di seguito ti segnaliamo i principali:

Per chiarimenti e informazioni: tel. 02-89415126, info@anit.it

È disponibile il calendario dei corsi di maggio.
Per iscriversi a un evento in programma è sufficiente compilare la scheda di registrazione dedicata. Al raggiungimento del numero minimo di interessati, sarà nostra cura contattarti per informarti dell’attivazione del corso. Di seguito l’elenco dei corsi in primo piano.

  • Il calcolo del fabbisogno energetico degli edifici – incontri da 4 ore a Como, Milano, Venezia Mestre, Gorizia, Pavia e Firenze
  • Come preparare la Legge 10 e approfondimenti sugli impianti – incontri da 8 e 24 ore a Bari, Milano, Bologna, Firenze, Rimini e Padova
  • Progettazione acustica con le nuove norme UNI EN ISO 12354 – incontri da 4 ore a Udine, Bologna, Genova
  • Analisi igrotermica e risanamento energetico – approfondimenti tecnici di 4, 16 e 24 ore a Milano, Torino, Varese e Parma
  • Simulazione dinamica degli edifici con EnergyPlus – corso completo di 64 ore a Bologna
  • Preparazione all’esame per EGE settore civile – corso di 32 ore a Brescia

Guarda il calendario completo

Il 12 maggio scorso il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, hanno approvato con Decreto direttoriale i requisiti definiti da ACCREDIA per l’accreditamento e la certificazione in materia di: Società che forniscono servizi energetici (ESCo); Esperti in Gestione dell’Energia (EGE); Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE).

Scarica il decreto con gli schemi

Maggiori informazioni

Il 12 maggio scorso il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, hanno approvato con decreto direttoriale i requisiti definiti da ACCREDIA per l’accreditamento e la certificazione in materia di: Società che forniscono servizi energetici (ESCo); Esperti in Gestione dell’Energia (EGE); Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE).

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