La direttiva UE 2023/1791 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale L 231 del 20 settembre. La nuova direttiva sull’efficienza energetica entrerà in vigore tra venti giorni.

La nuova Direttiva UE sull’ efficienza energetica modifica il Regolamento UE 2023/955

La direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 settembre 2023 sull’efficienza energetica, modifica il regolamento UE 2023/955 (rifusione). Il provvedimento riguarda tutti i settori e prende il posto della direttiva UE 2012/27 in un’ottica di aggiornamento e revisione basata sugli obiettivi “Fit for 55“.

Sulla base di questa nuova Direttiva, gli Stati membri dovranno assicurare collettivamente una riduzione del consumo energetico finale di almeno l’11,7% nel 2030, rispetto alle previsioni del consumo energetico per il 2030 formulate nel 2020. Ciò si traduce in un limite massimo al consumo energetico finale dell’UE di 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e di 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Sono previste procedure più snelle per la concessione di permessi per l’installazione e l’entrata in esercizio di nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, oppure per l’adeguamento di quelli esistenti.

Scarica il testo della direttiva

Lo scorso 14 marzo, il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva “case green” – revisione della direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici.

Questo provvedimento, ha l’obiettivo di aumentare il tasso di riqualificazione degli edifici, ridurre i consumi e le emissioni entro il 2030, e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

La direttiva “Case Green”

Il testo approvato, prevede:

  • Classe E per gli edifici residenziali entro il 2030 e classe D entro il 2033. Partendo dal 15% di edifici più energivori nei vari paesi (classe G). Per gli edifici pubblici le scadenze sono al 2027 per la classe E e al 2030 per la classe D.
  • I nuovi edifici di proprietà pubblica dovranno essere a emissioni 0 (Zeb) a partire dal 2026. Per tutti gli altri edifici, la scadenza è al 2028.
  • Gli impianti solari diventano obbligatori per tutti gli edifici: dal recepimento della direttiva, per i nuovi edifici pubblici e non residenziali, fino alla scadenza dell 2032 per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti.
  • I sistemi di riscaldamento a combustibili fossili saranno vietati dal 2035. Questo provvedimento avrà effetto anche sui bonus edilizi, in quanto gli Stati membri dell’Unione Europea non offriranno più incentivi per l’installazione di caldaie individuali che utilizzano questo tipo di combustibili.

Tra gli edifici esclusi dagli obblighi previsti dalla direttiva, ci sono i monumenti e gli edifici dal significativo valore storico o architettonico, i luoghi di culto, le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi l’anno e gli immobili di edilizia sociale.

Dopo questa approvazione, partiranno i negoziati con i Governi UE che porteranno al testo definitivo. Ogni Stato dovrà definire, nel proprio piano nazionale, misure che garantiscano il rispetto di questi obiettivi.

Scarica il testo della direttiva

Con riferimento all’attuazione della Direttiva sull’efficienza energetica, è stata approvata dal Parlamento Europeo la risoluzione del 23 giugno 2016.
Tra le parti più significative del documento il Parlamento Europeo invita la Commissione a rafforzare le reti cittadine, quali il patto dei sindaci, le città e comunità intelligenti o le comunità 100 % FER. Chiede alla Commissione di fissare un obiettivo vincolante in materia di efficienza energetica pari al 40 % per il 2030 che rifletta il potenziale di efficienza energetica efficace sotto il profilo dei costi. Propone che l’articolo 7 e in particolare i regimi obbligatori di efficienza energetica, diano la priorità a interventi nel settore edilizio, segnatamente favorendo l’attuazione delle strategie nazionali a lungo termine di cui all’articolo 4, che dovrebbero sfruttare appieno il potenziale degli investimenti nella ristrutturazione energetica degli edifici. Infine chiede agli Stati membri di promuovere gli investimenti nel settore dell’edilizia, fra cui maggiori sforzi per incentivare una profonda ristrutturazione del parco edilizio non adeguatamente isolato nell’UE.

Scarica il Documento

Resta in contatto con ANIT!

Iscriviti alla newsletter e resta sempre aggiornato sulle nostre attività

Iscriviti alla newsletter
  • Iscrizione alla newsletter

    Leggi l'informativa Privacy