Dallo scorso 12 febbraio sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono online le guide aggiornate sui bonus per le ristrutturazioni edilizie, il risparmio energetico e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Di seguito i link per il download delle singole Guide:

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali

Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico

Bonus mobili ed elettrodomestici

In una nota posta in evidenza sul proprio portale, ENEA comunica quanto segue: “Si informano gli utenti che il sito dedicato alla trasmissione ad ENEA dei dati degli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia ammessi alle detrazioni fiscali del 50% ai sensi dell’art.16 bis del D.P.R. 917/86 (TUIR) e s.m.i., terminata la fase di realizzazione, è attualmente in fase di test e sarà messo in linea il prima possibile. Il termine dei 90 giorni dalla data di fine dei lavori per la trasmissione ad ENEA dei dati, per gli interventi già ultimati decorrerà dalla data di apertura del sito. Con l’apertura del sito, saranno definiti e pubblicati anche i dettagli operativi.”
Link al sito ENEA

Chi si occupa di progettazione e riqualificazione degli edifici sa che con “Relazione Legge 10” si intende il documento da consegnare in Comune per dimostrare le verifiche sul contenimento dei consumi energetici e delle prestazioni del sistema edificio-impianto.
Il nome è legato alla Legge 10 del 1991 che per prima ha proposto un modello di relazione tecnica per documentare il rispetto dei limiti allora in vigore (ricordiamo ad esempio il FEN fabbisogno energetico normalizzato e il CD coefficiente di dispersione).

Oggi per redigere a regola d’arte una relazione Legge 10 è necessario avere ben chiari 3 aspetti.

Il primo riguarda la collocazione dell’intervento da progettare nel corretto ambito d’applicazione legislativo.

Ovvero il decreto sui requisiti minimi (DM 26/6/15) che disciplina l’argomento, introduce dieci macro-casistiche alle quali il progettista deve riferirsi per identificare il proprio intervento. Per procedere correttamente è necessario quindi conoscere nel dettaglio la descrizione degli ambiti d’applicazione e tutte le FAQ che il Ministero ha pubblicato per far luce sugli aspetti ambigui (ad es. come considerare il cambio di destinazione d’uso o come calcolare la % di superfici disperdente in un appartamento condominiale).

Il secondo aspetto da conoscere riguarda i contenuti della relazione Legge 10 stessa,

ovvero l’individuazione dell’elenco delle verifiche richieste dal legislatore e delle modalità per documentarne il rispetto. La compilazione di tutti i campi del modello di relazione proposto dal Ministero o la compilazione di tutte le schermate di un software di calcolo, spesso non sono condizioni necessarie e sufficienti per adempiere adeguatamente a tale compito.
Se la relazione Legge 10 è lo strumento attraverso il quale il progettista dà una risposta a tutte le verifiche previste, allora è bene essere consapevoli su come presentare i risultati, su come si sviluppano i calcoli e su quali allegati aggiungere per giustificare le scelte.

A titolo d’esempio citiamo la verifica di H’T: per documentare i risultati il progettista deve presentare separatamente le schede delle stratigrafie coinvolte, il calcolo dei ponti termici e il computo geometrico e contestualmente il risultato della media pesata di tali fattori. Operazioni che richiedono sia l’utilizzo di strumenti di calcolo dedicati che di capacità di sintesi delle informazioni.

Il terzo e ultimo aspetto riguarda ciò che ruota attorno al tema della Legge 10.

Per ottimizzare il lavoro è bene sapere fin da subito quali deroghe, scomputi, esclusioni o detrazioni possono riguardare il nostro intervento. Il progettista deve poter valutare la soluzione migliore conoscendo il quadro completo normativo e legislativo.
Ad esempio un intervento che può accedere alle detrazioni del 65% offre opportunità differenti da un intervento che invece non può accedervi. Con conseguenze che coinvolgono risultati e ragionamenti da inserire nella relazione Legge 10.

Crediamo che capire come redigere la “Relazione Legge 10” sia un tema importante sebbene si presti a numerose critiche. Questo vale non solo da un punto di vista formale, per adempiere in modo corretto alla legge, ma soprattutto dal punto di vista della qualità della progettazione su temi quali il risparmio energetico e il benessere abitativo.

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE:

ANIT mette a disposizione diversi strumenti pensati per il mondo professionale
Di seguito ti segnaliamo i principali:

Per chiarimenti e informazioni: tel. 02-89415126, info@anit.it

Negli ultimi anni l’efficienza energetica è diventata non solo un obbligo ma anche una richiesta degli utenti finali. Sul mercato sono presenti prodotti, proposti come isolanti termici, che non hanno in realtà funzione di isolamento termico. Le prestazioni indicate dalle Aziende che commercializzano tali prodotti inducono in errore chi crede di poter risolvere il problema energetico con uno strato millimetrico di rivestimento.
Spesso infatti le prestazioni non sono definite chiaramente in accordo con la normativa tecnica vigente. Per fare chiarezza ANIT ha redatto un documento di approfondimento proprio su questo tema.
Scarica il Documento ANIT.

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato la DGR 967 del 20 luglio 2015 dedicata ai requisiti minimi di prestazione  energetica degli edifici. La delibera è in accordo con i decreti sull’efficienza energetica nazionali (DM 26/06/2015) per i temi dei requisiti minimi, degli ambiti di applicazione e delle relazioni tecniche. Molti articoli della parte 1 e della parte 2 della DAL 156/08 e s.m. sono sostituiti dal 1 di ottobre 2015.

Di seguito è possibile consultare la Delibera, una breve sintesi ANIT sull’argomento e la nuova GUIDA ANIT sul tema, aggiornata con le ultime disposizioni normative.

Scarica la Delibera

Sintesi ANIT – Confronto tra Regolamento regionale e Decreti nazionali

Scarica la Guida Emilia Romagna (solo per i soci ANIT)

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 2015 il Decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015, “Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”. La norma è inserita nel “decreto Competitivita”, che ha stanziato per questa misura 350 milioni di euro attraverso il fondo rotativo Kyoto. Prevede la concessione di prestiti a tasso agevolato, lo 0,25%, per fare lavori di efficientamento energetico nelle scuole pubbliche.

Le domande per l’ammissione al finanziamento agevolato potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’apposito avviso previsto dal decreto.

Scarica il testo del decreto

Maggiori informazioni sul sito nel Ministero dell’ambiente

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 2015 il Decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015, “Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”. La norma è inserita nel “decreto Competitivita”, che ha stanziato per questa misura 350 milioni di euro attraverso il fondo rotativo Kyoto. Prevede la concessione di prestiti a tasso agevolato, lo 0,25%, per fare lavori di efficientamento energetico nelle scuole pubbliche.

Le domande per l’ammissione al finanziamento agevolato potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’apposito avviso previsto dal decreto.

Scarica il testo del decreto

Maggiori informazioni sul sito nel Ministero dell’ambiente

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