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Un patrimonio da salvare: inviato sollecito alle istituzioni

un patrimonio da salvare

ANIT, insieme alle altre 29 realtà facenti parte del tavolo interassociativo “Un patrimonio da salvare”, ha inviato alle Istituzioni una lettera per sollecitare la pubblicazione del Conto Termico 3.0 e la revisione del DM 26 giugno 2015 sui requisiti minimi.

L’Italia, come tutti i Paesi membri, è chiamata a recepire la Direttiva EPBD 4 non solo per finalità ambientali, ma anche per costruire una strategia economica e industriale capace di valorizzare le tecnologie italiane ed europee. Un percorso strutturato che deve contribuire alla riduzione della povertà energetica, un fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese, ben lontano dall’essere un’emergenza temporanea.

Crediamo che l’entrata in vigore del Conto Termico 3.0, insieme all’aggiornamento del decreto Requisiti Minimi, fermi da troppo tempo, possa rimettere in moto un mercato oggi paralizzato e privo di prospettive di sviluppo.

La lettera alle Istituzioni è firmata da: Adiconsum, AEM – Associazione Energy Managers, AiCARR, AIPE, Altroconsumo, ANACI Milano , Anfit, ANING – Associazione Nazionale Ingegneri, ANIT, Anpe, ARSE, Assocond CO.NA.FI, Assovernici, Gruppo pitture e vernici Federchimica-Avisa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Cortexa– Eccellenza nel Sistema a Cappotto, Energiesprong Italia, Federcomated, Federazione Filiera Legno, FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, F.I.V.R.A., GBC Italia, ISI Ingegneria Sismica Italiana, Legambiente, Kyoto Club, Rete Professioni Tecniche, Renovate Italy, Rete Irene e SBA -Smart Buildings Alliance for Smart Cities ETS.

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