Abbiamo pubblicato una versione aggiornata a febbraio 2023 della Guida ANIT – Acustica Edilizia con le novità introdotte dal Decreto CAM 2022 e dalla nuova norma UNI 11367:2023.

La guida analizza la legislazione e le norme tecniche in vigore sui temi dei requisiti acustici passivi e della classificazione acustica delle unità immobiliari, per interventi su edifici esistenti e nuove costruzioni.

In particolare vengono approfonditi:

  • Le prescrizioni del DPCM 5-12-1997
  • La norma UNI 11367:2023 sulla classificazione acustica degli edifici
  • Le indicazioni riportate in altri documenti di legge (Decreto CAM 2022, Leggi regionali, incentivi fiscali, ecc.)

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Alla fine del mese di gennaio, UNI ha pubblicato la nuova versione della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”. Questa norma è di particolare importanza per gli appalti pubblici, in quanto richiamata nel recente Decreto CAM 2022.

La UNI 11367 definisce, in riferimento ad alcuni requisiti acustici prestazionali degli edifici, i criteri per la loro misurazione e valutazione. Stabilisce, inoltre, una classificazione acustica per l’intera unità immobiliare. Il documento è stato sottoposto a una revisione dei riferimenti normativi e all’aggiornamento di alcuni paragrafi.

I Soci ANIT interessati, possono approfondire i principali contenuti della norma, nella Guida Acustica Edilizia.

Vai al sito UNI

Vai alla Guida ANIT Acustica Edilizia

Abbiamo aggiornato il libro ANIT “Volume 3 – Manuale di acustica edilizia”. La nuova edizione è già disponibile all’acquisto.

Volume 3 – Manuale di acustica edilizia

Questo libro analizza tutti gli aspetti necessari a raggiungere una specifica prestazione di isolamento ai rumori:

  • Definire gli obiettivi che si vogliono conseguire
  • Realizzare un progetto acustico prima dell’inizio dei lavori
  • Controllare la corretta posa di materiali e sistemi costruttivi
  • Verificare con misure fonometriche il risultato al termine dell’opera

Nuova edizione 2022

Rispetto alle edizioni passate:

  • sono state aggiunte le disposizioni del Decreto CAM 2022;
  • vengono descritte le UNI 11532 (caratteristiche acustiche di ambienti confinati);
  • la Parte 4, “Calcoli previsionali”, è stata integrata con i contenuti delle UNI 11175 e UNI EN 12354-6;
  • nuovi dettagli per la correzione dell’acustica interna;
  • le Parti 6 e 7, “Misure in opera e in laboratorio”, sono state aggiornate con le più recenti disposizioni normative.

Promozione: Volume 3 + Volume 6

La nuova edizione del Volume 3 è acquistabile in promozione insieme al Volume 6 – Classificazione acustica delle unità immobiliari.
Il prezzo riservato ai Soci, per i due volumi, è di 24,59 + iva.
Mentre i non Soci potranno usufruire della promozione a 28,69 + iva.

Scopri di più

Abbiamo pubblicato una versione aggiornata a ottobre 2022 della Guida ANIT – Acustica edilizia.

La guida ANIT – acustica edilizia, analizza la legislazione e le norme tecniche in vigore sui temi dei requisiti acustici passivi e della classificazione acustica delle unità immobiliari.

In particolare, le novità riguardano:

• Nuovo decreto CAM
• Nuove circolari di chiarimento DPCM 5/12/1997

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Nei mesi estivi il Ministero della Transizione Ecologica ha elaborato due nuovi pareri interpretativi per il DPCM 5-12-1997.

Il primo (luglio 2022) fornisce indicazioni in merito all’applicazione delle prescrizioni di acustica edilizia per gli edifici pubblici. Se per l’immobile è in corso un appalto pubblico soggetto sia al decreto CAM 2017 (Criteri Ambientali Minimi) che al DPCM 5-12-1997, nei casi in cui i due decreti prevedano per lo stesso indicatore prestazioni differenti, occorre conseguire le prestazioni più restrittive.

Il secondo (agosto 2022) specifica che i limiti del Decreto per gli impianti a funzionamento continuo sono applicabili anche al rumore  prodotto dalle componenti di impianti installate all’esterno dell’edificio, come ad esempio le condensanti degli impianti a pompa di calore. Tema di particolare attualità, visto il proliferare di questa tipologia di impianti negli interventi di riqualificazione energetica.

Entrambi i documenti possono essere scaricati, insieme a tutte le altre circolari di chiarimento del DPCM 5-12-1997, a questo link

UNI ha pubblicato le norme UNI 11175, “Linee guida per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici”.

UNI 11175: parte 1

La Parte 1, dal titolo “Metodo di calcolo semplificato basato su grandezze a numero unico”, descrive il modello da utilizzare per i calcoli previsionali di isolamento ai rumori aerei tra ambienti interni, livello di rumore da calpestio e isolamento acustico di facciata.

Il modello è in gran parte basato sulle indicazioni delle norme serie UNI EN ISO 12354 (versione 2017), e comprende alcune indicazioni specifiche per le soluzioni tecniche costruttive nazionali. Si applica ad ambienti abitativi residenziali e ambienti assimilabili.

UNI 11175: parte 2

La Parte 2, “Dati di ingresso per il modello di calcolo”, fornisce indicazioni in merito al reperimento e al corretto utilizzo dei dati da inserire nel modello di calcolo descritto nella Parte 1.

In particolare, fornisce considerazioni su dati di ingresso e specifiche per la realizzazione di “banche dati” con prestazioni acustiche di materiali e sistemi costruttivi.

I due documenti sostituiscono il rapporto tecnico UNI TR 11175 “Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici – Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale” pubblicato nel 2005.

Le norme possono essere acquistate sul sito uni.com


La quarta fase in un intervento di isolamento acustico, riguarda le misure in opera.

Al termine dell’opera o durante l’avanzamento del cantiere è possibile eseguire misure fonometriche al fine di collaudare i requisiti acustici passivi.

Queste misure vengono eseguite da una figura abilitata, il Tecnico Competente in Acustica, secondo le indicazioni normative e legislative.

Nonostante la precisione degli strumenti utilizzati, le misure sono sempre soggette a incertezza.

Nell’ultimo video della serie “Acustica Edilizia in Pillole” affrontiamo queste tematiche e descriviamo brevemente le procedure di misura.

Consulta la pagina ANIT RISPONDE per approfondire questi temi.

Sui temi dell’isolamento ai rumori, è disponibile il “Manuale di acustica edilizia“, volume 3 della collana ANIT sull’isolamento termico e acustico.

È inoltre disponibile, per tutti i Soci, la guida ANIT – acustica edilizia

Il secondo passaggio necessario per raggiungere uno specifico obiettivo di isolamento acustico è la definizione del progetto acustico.

Prima di iniziare un intervento di isolamento acustico è necessario realizzare una valutazione analitica, per stabilire quali materiali e sistemi costruttivi utilizzare per raggiungere l’obiettivo prefissato. In questo video analizziamo sinteticamente quali norme tecniche definiscono i modelli di calcolo e cosa deve contenere una relazione di calcolo previsionale di requisiti acustici passivi.

Ne parliamo nel secondo video della serie “Acustica Edilizia in Pillole”

Guarda il video:

Consulta la pagina ANIT RISPONDE per approfondire questi temi.

Il primo passaggio necessario per raggiungere uno specifico obiettivo di isolamento acustico è proprio la definizione degli obiettivi che possono essere richiesti dal committente.

Gli edifici devono rispettare le prescrizioni di isolamento acustico definite nella legislazione in vigore (DPCM 5-12-1997, Decreto CAM, documenti locali) ed eventuali richieste aggiuntive definite d’accordo con i committenti.

Ne parliamo nel primo video della serie “Acustica Edilizia in Pillole”

Guarda il video:

Consulta la pagina ANIT RISPONDE per approfondire questi temi.

ANIT lancia il nuovo ciclo di video brevi “Acustica edilizia in pillole”, per approfondire i principali temi dell’isolamento acustico.

Pubblicheremo un video a settimana, ogni martedì, sul canale Youtube ANIT.

Acustica edilizia in pillole

È possibile raggiungere uno specifico obiettivo di isolamento acustico seguendo un percorso in quattro passaggi:

Guarda il video introduttivo:

Consulta la sezione del sito “ANIT RISPONDE” per un ulteriore approfondimento di questi temi.

Pubblicata una nuova versione della Guida ANIT – Acustica edilizia aggiornata ad aprile 2021.

La guida ANIT – acustica edilizia, analizza la legislazione e le norme tecniche in vigore sui temi dei requisiti acustici passivi e della classificazione acustica delle unità immobiliari.

In particolare vengono approfonditi:

  • Le prescrizioni del DPCM 5-12-1997
  • La norma UNI 11367 sulla classificazione acustica degli edifici
  • Le indicazioni riportate in altri documenti di legge (Decreto CAM, Leggi regionali, incentivi fiscali, ecc.)

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È online ECHO 8.1, la nuova versione del software ANIT per il calcolo dei requisiti acustici passivi (DPCM 5-12-1997), la classe acustica delle unità immobiliari (UNI 11367) e la verifica delle caratteristiche acustiche interne degli ambienti (UNI 11532).

La versione 8.1 è stata sviluppata per rispondere alle richieste del Decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi) e recepire le indicazioni della UNI 11532-2 (Caratteristiche acustiche interne delle scuole).

Tra le novità introdotte da ECHO 8.1, la possibilità di calcolare:

– Isolamento acustico tra ambienti adiacenti (DnT,w) collegati con porte;
– Indice di trasmissione del parlato (STI – Speech Transmission Index);
– Chiarezza (C50).

ECHO 8.1 è scaricabile e usabile, nella sua versione completa, per i primi 30 giorni da tutti i professionisti interessati.

I soci di ANIT possono usarlo durante il periodo di associazione (con gli altri software compresi nella quota).

Scopri il software

Informiamo che la Regione Lombardia – con il D.d.s. 19-02-2020 – n° 2018 – ha nuovamente aggiornato la “modulistica edilizia unificata e standardizzata”.

Anche nei nuovi moduli per la “Relazione tecnica di asseverazione agibilità” è obbligatorio indicare se l’intervento edilizio è soggetto o meno all’osservanza dei requisiti acustici passivi del DPCM 5-12-1997. In caso positivo il Progettista o il Direttore dei Lavori o il Tecnico Competente in Acustica devono allegare una “Attestazione di conformità” a quanto stabilito dal DPCM.

Inoltre è stata aggiunta la richiesta di attestare la conformità delle opere al progetto, secondo le modalità previste dal Regolamento Locale di Igiene (come indicato all’art. 7, comma 4, della L.R. 13/2001).

Per poter attestare quanto richiesto nella modulistica unificata ANIT ribadisce l’importanza di realizzare:

  • una relazione di calcolo previsionale dei requisiti acustici passivi prima dell’inizio dei lavori
  • controlli in cantiere di corretta posa di materiali e sistemi costruttivi
  • misurazioni fonometriche al termine dell’opera

Per approfondire segnaliamo:

ANIT pubblica un nuovo Manuale che analizza le tecnologie per l’isolamento acustico negli edifici in legno con tecnologia CLT (Cross Laminated Timber).

Il documento descrive i limiti di legge da rispettare, le soluzioni tecnologiche e le indicazioni di corretta posa in opera.

Un capitolo è dedicato ai modelli di calcolo previsionale ed ai risultati di prove di laboratorio su pareti, solai e giunti di connessione.

[button link=”https://www.anit.it/pubblicazione/manuale-anit-isolamento-acustico-negli-edifici-clt/”]Scopri di più[/button]

Basta rispettare le prescrizioni di legge per ottenere comfort acustico abitativo?

Proponiamo alcune semplici considerazioni su questo tema.
I Soci possono approfondire l’argomento con la GUIDA ANIT DI ACUSTICA EDILIZIA.

   

Facciamo il punto
Il documento legislativo che definisce a livello nazionale i limiti da rispettare per i requisiti acustici passivi degli edifici è il ben noto DPCM 5-12-1997. Un decreto entrato in vigore 21 anni fa (il 20 febbraio 1998!) che specifica le prescrizioni per isolamento ai rumori aerei, facciate, calpestio e impianti.

In questa sede non approfondiremo i contenuti del DPCM. Chi ancora non lo conosce può fare riferimento ai link al termine dell’articolo. Vogliamo invece proporre alcune considerazioni in merito a una domanda che spesso viene posta da chi opera nel mondo dell’edilizia. Se rispetto i limiti del Decreto ottengo comfort acustico? O serve qualcosa di più?

Da cosa dipende il comfort acustico?
Quando si parla di “Comfort acustico abitativo” generalmente ci si concentra sulla necessità di non essere disturbati dai rumori che provengono dall’esterno e da altre unità immobiliari. Ma la percezione del disturbo dipende da molti aspetti, alcuni del tutto soggettivi.

In questo articolo evidenziamo soltanto che la sensazione di comfort dipende in modo significativo dal livello sonoro della sorgente disturbante e dal livello presente nell’ambiente disturbato (a sorgente spenta). Semplificando molto: una sorgente di rumore non viene percepita se nell’ambiente ricevente c’è un livello di pressione sonora piuttosto elevato. Si pensi ad esempio a un ufficio piuttosto rumoroso nel quale, a finestre chiuse, non si percepisce il rumore del traffico stradale. Oppure, al contrario, una sorgente poco disturbante può essere chiaramente udita in un ambiente con un basso livello di rumore, come una camera da letto molto silenziosa in periodo notturno.

Il DPCM 5-12-1997 prende in considerazione questi aspetti? La risposta è no.

I limiti del Decreto sono indipendenti dai livelli sonori sopra citati. La prestazione di isolamento ai rumori aerei (R’w) riguarda il solo sistema costruttivo. L’isolamento di facciata (D2m,nT,w) non considera il livello di rumore esterno. Il livello di calpestio (L’nw) si misura azionando una sorgente standardizzata e i limiti sugli impianti (LASmax e LAeq) non considerano il livello di rumore esistente nell’ambiente ricevente.

Pertanto in alcune situazioni i valori limite potranno essere considerati adeguati. In altre risulteranno necessariamente insufficienti.

Siamo solo “recettori sensibili” o anche “sorgenti di rumore”?

Bboy doing some stunts - Street artist breakdancing outdoors

Oltre alla necessità di isolarsi rispetto ai rumori estranei all’unità immobiliare, a nostro avviso è altrettanto importante considerare anche un altro aspetto. Una abitazione acusticamente confortevole deve dare la possibilità a chi la abita di poter fare “un po’ di rumore” senza il timore di disturbare i vicini di casa.

Non sempre infatti una casa isolata dai rumori altrui non genera disturbo verso le altre U.I. Si pensi ad esempio ad un appartamento all’ultimo piano, perfettamente isolato rispetto ai rumori aerei. Gli utilizzatori non sentono i vicini al piano di sotto, ma li possono disturbare con rumori da calpestio e scarico del WC.

Il DPCM 5-12-1997 prende in considerazione questo aspetto? In questo caso la risposta è sì.

Tutte le unità immobiliari che compongono un edificio di nuova costruzione devono rispettare i limiti del Decreto, e quindi devono essere considerate sia come ambienti “riceventi” che “emittenti”.

Raccomandiamo quindi particolare attenzione quando si affronta la ristrutturazione di un singolo appartamento. A volte viene sottovalutato il tema dell’acustica e il possibile disturbo generato verso i vicini di casa. Ricordiamo però che varie circolari ministeriali, leggi regionali e regolamenti edilizi dei comuni, indicano chiaramente che è obbligatorio rispettare il DPCM 5-12-1997 in caso di ristrutturazione. Due esempi molto semplici da non trascurare: se con l’intervento si introduce una nuova sorgente di rumore (ad esempio un nuovo WC) e non ci si preoccupa di isolarla, oppure per errore si peggiora la prestazione di isolamento al calpestio del solaio, la lite tra vicini è praticamente assicurata. E se dovesse nascere una causa in tribunale il coinvolgimento del professionista che ha seguito i lavori verrà di conseguenza.

 Rumori interni agli ambienti abitativi

Heating Radiator
Il “comfort acustico abitativo” è anche legato ai rumori prodotti all’interno degli ambienti abitativi. Ad esempio in una camera da letto non si può trascurare il disturbo generato da impianti regolati o progettati male, quali l’impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) o una valvola termostatica che “fischia” sul termosifone.

Su questo aspetto però il DPCM di fatto non prescrive limitazioni. Il Decreto infatti specifica che le misure devono essere eseguite in un “ambiente diverso da quello in cui il rumore si origina”.

Correlazione dei requisiti

acquario2Un’ultima considerazione. Per ottenere un adeguato comfort acustico molto spesso occorre analizzare contemporaneamente più requisiti. Ad esempio un intervento di isolamento acustico di facciata comporta un abbassamento del livello di rumore nell’abitazione e, di conseguenza, può far “emergere” rumori generati dai vicini di casa che prima non si percepivano.

Conclusioni
Quindi le prescrizioni del DPCM 5-12-1997 determinano comfort acustico abitativo? Sulla base delle considerazioni appena esposte risulta difficile rispondere in modo univoco alla domanda. Di certo però si può evidenziare che, in molti casi, i committenti hanno l’esigenza di raggiungere prestazioni di isolamento sensibilmente maggiori rispetto ai limiti di legge. Sia per non essere disturbati, che per non disturbare i vicini di casa.

Per evitare possibili contenziosi si raccomanda quindi di verificare sempre quali sono le richieste di isolamento ai rumori del cliente, e se è stato indicato qualcosa a capitolato. Inoltre è sempre necessario controllare se vi sono ulteriori obblighi legislativi in aggiunta al DPCM (ad es. leggi regionali, regolamenti edilizi, Decreto CAM, ecc.). La GUIDA ANIT DI ACUSTICA è un utile strumento per approfondire le prescrizioni in vigore e l’entità dei limiti di legge.

L’obiettivo di isolamento, definito tra le parti, potrà essere raggiunto realizzando un progetto acustico preliminare, controllando la corretta posa di materiali e sistemi costruttivi e verificando i risultati con misure in opera al termine dei lavori.

Per chi vuole approfondire
Strumenti e iniziative utili per approfondire i temi trattati nell’articolo sono:

ANIT pubblica un nuovo Manuale che analizza il rumore provocato dagli scarichi dei bagni.

Il documento descrive la legislazione in vigore, le indicazioni per ottenere un adeguato comfort acustico e le soluzioni che permettono di ridurre il disturbo.

Nell’ultimo capitolo un caso studio analizza il rumore generato dalle cassette WC durante la fase di ricarica.

[button link=”https://www.anit.it/pubblicazione/manuale-anit-rumore-degli-scarichi-dei-bagni/”]”SCARICA” IL MANUALE[/button]

 

UNI pubblica la nuova versione della UNI 11532 “Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati”.
La norma (richiamata nel Decreto CAM) individua quali sono i descrittori che meglio rappresentano la qualità acustica di un ambiente, le tecniche di calcolo previsionale e misura in opera, e specifica i valori di riferimento in funzione della destinazione d’uso dell’ambiente stesso.
La UNI 11532, verrà sviluppata in più parti.
La “Parte 1 – Requisiti generali”, pubblicata a marzo, definisce i descrittori da utilizzare (tempo di riverbero, STI, chiarezza, ecc.) e le procedure per calcoli e misure. Inoltre nell’Appendice riporta un metodo di calcolo previsionale dello Speech Transmission Index (STI).
Le parti successive riguarderanno invece i valori di riferimento per destinazioni d’uso quali scuole, ospedali, ristoranti, palestre, uffici e altri ambienti.
Ricordiamo che la UNI 11532 è richiamata nel Decreto CAM sui criteri ambientali minimi. Pertanto le prescrizioni della nuova Parte 1, e delle parti successive che verranno pubblicate, si applicheranno al Decreto.
Per maggiori informazioni scarica l’Approfondimento ANIT su Decreto CAM e acustica

ANIT pubblica la versione del software ECHO, per il calcolo dei requisiti acustici passivi e la verifica dei limiti del DPCM 5-12-1997, aggiornato alle recenti norme UNI EN ISO 12354:2017

Tra le novità introdotte:
– Il calcolo della prestazione acustica dei sistemi di isolamento a cappotto
– L’analisi del livello di calpestio per ambienti affiancati in orizzontale
– La valutazione della prestazione di isolamento ai rumori aerei per edifici leggeri

ECHO 8.0 è compreso nella Quota Soci ANIT

[button link=”http://www.anit.it/echo/”]PROVA ECHO 8.0[/button]

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